Il TNPEE (Terapista della Neuro e Psicomotricità dell’Età Evolutiva) che, per preparazione universitaria, è a conoscenza dei meccanismi di sviluppo che sono alla base di alcune dinamiche attivate dai bambini, è una figura professionale preparata in modo specifico per progetti in ambito scolastico. In questo preciso caso, all’interno della scuola primaria.
Lo scopo di un progetto neuropsicomotorio educativo-preventivo sarà quello di far evolvere le competenze motorie, cognitive ed emotivo-relazionali in un ambiente protetto, con attenzione ai segnali di disagio che può manifestare il singolo, coinvolgendo poi le dinamiche di gruppo.
Lo spazio ludico in cui si svolge il progetto nel nostro istituto è stato pensato su misura per i bambini della scuola primaria, tenendo in considerazione lo sviluppo in questa fascia d’età. Le attività vengono svolte durante la mattinata per due ore a settimana e hanno come obiettivo quello di stimolare un sano e corretto sviluppo psicomotorio, con una particolare attenzione a stimolare ed integrare le esperienze.
Risulta, allora, importante un continuo feed-back con l’équipe scolastica, osservazioni sistematiche sulla classe e confronti tra le diverse figure professionali.
Conoscere il proprio corpo
Il progetto neuropsicomotorio educativo-preventivo propone giochi senso-motori che permettono ai bambini di conoscere e percepire il loro corpo, così che l’azione da esperienza diventi conoscenza, stimolando ed integrando i processi cognitivi. Si introducono giochi ritmici per affinare la percezione dei suoni, l’espressione gestuale e le possibilità ritmiche del proprio corpo. Giochi per conoscere lo spazio, così da favorire una maggiore fiducia e sicurezza in se stessi e nel proprio corpo; giocare con lo spazio, conoscerlo, dominarlo ed imparare ad orientarvisi costituiscono la base fondamentale di tutti gli apprendimenti. Si introducono le attività di tipo costruttivo, che stimolano i processi di pianificazione e l’organizzazione spazio temporale, le abilità manuali e la progettualità del pensiero. Infine, l’attività grafica che stimola l’espressione della loro creatività e delle competenze grafo-motorie.
Una volta che il bambino ha completato il percorso di conoscenza del proprio corpo, è importante che impari ad utilizzarlo come strumento di linguaggio per comunicare stati d’animo e significati secondo regole culturalmente determinate. Proprio per questo nasce l’importanza di introdurre, nella scuola primaria, percorsi di conoscenza ed identificazione delle emozioni, che fioriscono in situazioni ludiche di gruppo e consentono al bambino di esprimersi in totale libertà.
Il ruolo della terapista
La terapista della neuro e psicomotricità evolutiva accompagna i bambini in tutte queste attività.
Un ruolo centrale hanno le regole, basi fondanti per un corretto sviluppo dell’Io. Uno degli obiettivi della terapista sarà quello di aiutarli a gestire il controllo della loro naturale impulsività e, dunque, ogni attività proposta ha un preciso significato.
Il TNPEE racchiude nella sue conoscenze teoriche, sia lo sviluppo del bambino sano che lo sviluppo patologico e pertanto capace di avere un occhio clinico su situazioni di disagio che un bambino può trovarsi ad affrontare nel percorso scolastico.
All’interno dello spazio gioco presentato ai bambini, ha una valenza particolare la proposta dei materiali, ma ancor prima, il mezzo cardine sarà il corpo della terapista, consapevole strumento di conoscenza e apprendimento; è il corpo che diventerà protagonista dell’intervento neuropsicomotorio: accoglie l’altro, si scontra con lui, lo contiene, lo stimola all’esplorazione dello spazio.
Tra gli altri strumenti che utilizza la terapista, c’è l’osservazione partecipante che le consente di leggere il linguaggio non verbale e attivare così situazioni di giochi tali da stimolare una determinate risposta, sia del gruppo che del singolo.